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ARS LUDI

In the context of a festival on the filmwork of Werner Herzog (Ferrara, Italy, 2006), a concert took place by the Ars Ludi ensemble, dedicated to Florian Fricke. They performed compositions from the soundtracks for Aguirre, Nosferatu, Fitzcaraldo and Cobra Verde. With the same programm the Ars Ludi ensemble participated at the RecFestival (Cavallerizza,Italty, 2006). And again for a concert in Rome (Italy, november 27)

For a short impression of the concert: Youtube

FERRARA 2006

La transformazione del mondo in musica: i suoni e le visioni di Werner Herzog
ATERFORUM 2006
Ferrara, 1 –– 11 giugno

domenica 4 giugno Teatro Comunale - ore 21.15

ARS LUDI
Tetralogia del sogno e del dolore: omaggio a Florian Fricke e ai Popol Vuh

Giugno 4
Ferrara, Teatro Comunale:
Festival Aterforum - Omaggio a Herzog,
Musiche dei Popul Vuh.

Mario Arcari - oboe e sassofoni
Lutte Berg - chitarre
Danilo Cherni - tastiere e pianoforte
Antonio Caggiano - tastiere e percussioni
Rodolfo Rossi - tastiere e percussioni
Gianluca Ruggeri - tastiere e percussioni

Voci:
RME-Ready Made Ensemble:
Laura Polimeno, Paola Ronchetti, Ilaria Severo, soprani;
Jurga Jankauskaite, Marta Zanazzi, Clementina Zarrillo, contralti;
Dario Paolini, Raimundo Pereira, Fabrizio Scipioni, tenori;
Alfonso Barique, Massimo Di Stefano, Tomas Werner, bassi;
Piero Schiavoni - sound engineer
Pietro Pompei e Daniel Marini - video programming
Petrolio Factory Entertainment - video service
Consulenza di Johannes Fricke

Musiche dalle colonne sonore di Aguirre, furore di Dio (1972), Nosferatu (1978), Fitzcarraldo (1978) e Cobra Verde (1987)
Alla longeva, proficua collaborazione fra Werner Herzog e Florian Fricke, leader carismatico dei Popol Vuh, è dedicato il concerto-spettacolo concepito dal gruppo Ars Ludi appositamente per Aterforum 2006 e alla cui realizzazione ha contribuito il figlio dello stesso musicista tedesco, scomparso nel dicembre del 2001. Tra i principali esponenti di quella scena musicale che ha mosso i primi passi sul finire degli anni Sessanta e che è passata agli annali come kosmische musik, i Popol Vuh hanno gettato un ponte tra rock psichedelico e musica “colta”, tra suoni acustici ed elettronici, tra spiritualità diverse, assimilando influenze provenienti da differenti latitudini e longitudini, Oriente ovviamente incluso. Avviato nel 1972 - nel mezzo tra una fase elettronica, testimoniata dai primi due dischi Affenstunde (1971) e In den Gärten Pharaos (1972), e un periodo contrassegnato da un dimensione religiosa, scandito da Hosianna Mantra e Seligpreisung, entrambi editi nel 1973 –– il sodalizio fra Florian Ficke e Herzog si è protratto per lungo tempo ed è annoverabile fra i più riusciti, intensi incontri fra un musicista e un regista cinematografico. Evocativa e nel contempo visionaria, inquieta e nel contempo poetica, la musica di Fricke e dei suoi Popol Vuh accompagna numerose pellicole di Herzog, fra le quali spiccano le quattro alle quali hanno attinto gli Ars Ludi, gruppo specializzato nel repertorio contemporaneo e che nella speciale circostanza è allargato ad altri musicisti e a un coro di 12 elementi.

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CAVALLERIZZA 2006:
RECFESTIVAL 2006
CINEMUSA
24 ottobre, ore 20,30 - Teatro Ariosto, Cavallerizza

TETRALOGIA DEL SOGNO E DEL DOLORE
Viaggio ed estinzione nel cinema di Werner Herzog,
attraverso la musica di Florian Fricke e dei Popol Vuh.

una produzione originale di ATERFORUM ed ARS LUDI

un progetto di Gianluca Ruggeri

a cura di Franco Masotti

Mario Arcari - oboe e sassofoni
Lutte Berg - chitarre
Fabrizio Cesare - tastiere e pianoforte

Antonio Caggiano - tastiere e percussioni
Rodolfo Rossi - tastiere e percussioni
Gianluca Ruggeri - tastiere e percussioni

Readymade Ensemble voices:
Laura Polimeno, Paola Ronchetti, Ilaria Severo soprani
Gabriella Aiello, Jurgita Jankauskaite, Marta Zanazzi contralti
Renato Moro, Dario Paolini, Fabrizio Scipioni tenori
Alfonso Baruque, Luca Bernabé, David Ravignani bassi

Piero Schiavoni - regia del suono
Gianfranco Lucchino - regia luci
Pietro Pompei & Daniel Marini - programmazione video
video service

Con la supervisione di Johannes Fricke

I brani proposti sono tratti dalle colonne sonore realizzate dai Popol Vuh per i film:
Aguirre furore di Dio (1972)
Nosferatu (1978)
Fitzcarraldo (1982)
Cobra Verde (1987)

Le immagini dei film supervisionate da Werner Herzog sono state appositamente rimontate, in digitale, per lo spettacolo e vengono retroproiettate su due schermi.
I brani di Florian Fricke sono stati riscritti da Gianluca Ruggeri con la consulenza di Johannes Fricke ed arrangiati per l?ensemble composto da 6 strumentisti e 12 coristi.

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ROME 2007:
Novembre 27 - 2007
Roma - Aula Magna dell'Università di Roma "La Sapienza"

h 20:30
Viaggio ed estinzione nel cinema di Werner Herzog
attraverso la musica di Florian Fricke e dei Popol Vuh

una produzione originale di ATERFORUM ed ARS LUDI
un progetto di Gianluca Ruggeri

ARS LUDI
Mario Arcari - oboe & saxophones
Lutte Berg - guitars
Danilo Cherni - keyboards, piano

Antonio Caggiano - keyboards & percussion
Rodolfo Rossi - keyboards & percussion
Gianluca Ruggeri - keyboards & percussion

voices:
Laura Polimeno, Paola Ronchetti, Ilaria Severo, soprani
Gabriella Aiello, Jurga Jankauskaite, Marta Zanazzi, contralti
Renato Moro, Dario Paolini, Fabrizio Scipioni, tenori
Alfonso Baruque, Luca Bernabé, David Ravignani, bassi

Piero Schiavoni - sound engineer
Gianfranco Lucchino - light designer
Pietro Pompei & Daniel Marini - video programming
Francesca Aragno - company manager

Con la consulenza di Johannes Fricke

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About Ars Ludi:

“ARS LUDI was formed in 1987 by Antonio Caggiano and Gianluca Ruggeri as a modular ensemble of percussion players having a very extensive repertory of up-to-date contemporary compositions.
They have partecipated in many famous international festivals such as Locarno (video-art), French Accademy, German Accademy. RomaEuropa, Cantiere Internazionale d'Arte, Musica Verticale, MANCA-Nice, Strasbourg, New York Interpretations, Los Angeles-Monday Evening Concerts, Festival Cervantino, MusicaACOUSTICA in Bej-Jing, Wien-"Land im klang" Fylkingen in Stockholm, etc..
The most important part of ARS LUDI's musical research consists in an original elaboration of the latest multi-medial expression that results in a performance containing "concrete" sound, live-electronics and musical theatre.
As soloists, Ars Ludi’’s members have performed all over the world recording for many international Radio & TV networks.
At the same time ARS LUDI proposes important compositions of the 20th conceived differently from the idea of a traditional contemporary concert".
Following this direction, ARS LUDI met Giorgio Battistelli's music whose principal works as "Experimentum Mundi", "Aphrodite", "Anarca", ARS LUDI percussionists performed all over Europe (Berlin, Strasburg, Linz, Frankfurt, Nice, Grenoble, Milan, Venice,Wien, Bej-Jing, exc..)
ARS LUDI has dedicated to Battistelli its first CD '"Ostinato" (ed. Il Pontesonoro) containing some of his percussion works.
The second CD, produced by Musica Verticale, contains compositions for percussion trio and live electronics (M. Bagella, T. Battista, M. Lupone, L. Bianchini and L. Ceccarelli).
The third CD, titled "Macchine Virtuose" (Edipan) presents music by Luigi Ceccarelli.
ARS LUDI has been dedicated new pieces by William Duckworth, Alvin Curran, "Blue" Gene Tiranny, Volker Heyn, Carlo Crivelli and Tonino Battista; as larger ensemble, took part in special productions just as Drumming" S. Reich’s, "Gewael" by M. dall'Ongaro, “Land im Klang” by Alvin Curran, "Primi Piani" by L. Cinque and "Varesiana" after Edgar Varese’s works. 
( from: arsludi )

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Interview with Gianluca Ruggeri:
Popol Vuh e Werner Herzog: gli Ars Ludi ne rileggono le visioni sonore


Pubblicato: 29-05-2006

Enrico Bettinello

Popol Vuh e Werner Herzog: gli Ars Ludi ne rileggono le visioni sonore

Intervista a Gianluca Ruggeri

Nell'articolato programma di Aterforum 2006 , dedicato al rapporto tra suoni e visioni nell'opera di Werner Herzog, non poteva mancare ovviamente un omaggio ai Popol Vuh. Il gruppo di Florian Fricke ha infatti un legame speciale con il lavoro del regista tedesco e la sua musica dal forte impatto visionario accompagna numerose pellicole di Herzog.

‘Tetralogia del sogno e del dolore’. Così si intitola la serata che gli Ars Ludi, gruppo specializzato nel repertorio contemporaneo [per l'occasione allargato ad altri musicisti e a un coro di 12 elementi] ha concepito nel segno della collaborazione fra Werner Herzog e Florian Fricke, con il contributo tra l'altro del figlio dello stesso compositore, scomparso nel dicembre del 2001.
Mario Arcari a oboe e sassofoni, Lutte Berg alle chitarre, Danilo Cherni a pianoforte e tastiere, Antonio Caggiano, Rodolfo Rossi e Gianluca Ruggeri a spartirsi tastiere e percussioni, il RME-Ready Made Ensemble, l'apporto di esperti video programmatori, per un progetto che affronterà musiche tratte da Aguirre, furore di Dio (1972), Nosferatu (1978), Fitzcarraldo (1978) e Cobra Verde (1987)
Abbiamo chiesto a Gianluca Ruggeri di raccontarci qualcosa di più su questo omaggio.

AAJ: Come è nato questo progetto?
Gianluca Ruggeri: Quando ero un ragazzo, giovane batterista (negli anni '70... ora ho 50 anni), ero un vero e proprio fan dei Popol Vuh e più in generale dell'underground tedesco (gruppi come Faust, Amon Duul). Come è stato per molti della mia generazione metropolitana, gli interessi spaziavano al cinema ed al teatro. Proprio in quegli anni cominciò ad affermarsi il cosiddetto Nuovo Cinema Tedesco che diresse il nostro sguardo ben oltre l'attrazione che esisteva per il cinema statunitense. Esso si avvicinava maggiormente agli ambiti espressivi della mia sensibilità fortemente europea. Inoltre, studiando antropologia all'Università, il mondo visto da Werner Herzog ed il suo fare cinema con così profonda dedizione ai limiti delle possibilità umane mi coinvolsero in modo che ancora oggi ne sento il fascino e l'incanto. Quando poi mi accorsi che alcuni dei suoi film erano supportati dalla musica di Florian Fricke e dei Popol Vuh e poi anche da tante altre musiche che amavo ed ancor oggi amo, compresi che quella era la dimensione artistica che speravo diventasse anche la mia.
Il progetto che ora posso realizzare a Ferrara con il mio ensemble Ars Ludi mi venne in mente non appena seppi della scomparsa di Florian Fricke. Ho dovuto aspettare l'incontro con Franco Masotti che ha raccolto con entusiasmo l'idea e che è anch'egli appassionato di Herzog e di Fricke.

AAJ: Quali caratteristiche della musica di Fricke e soci l'hanno colpita di più?
G.R.: Riguardo a questo aspetto devo fare una distinzione temporale. Ciò che mi colpisce oggi di quella musica non è lo stesso che mi colpì da ragazzo.
Allora, senza alcuna esperienza professionale, ero affascinato dallâ’originalità che i Popol Vuh proponevano in alternativa ad altre tendenze di maggior successo commerciale. Oggi invece mi rendo conto che Fricke & soci hanno percorso strade che hanno anticipato tanti generi (world music, ambient, elettronica), hanno praticato la contaminazione (così di moda oggi!) all’insegna di una libertà creativa che a tutt’oggi è difficile eguagliare.

AAJ: Quali colonne sonore andrete a rileggere?
G.R.: Il termine colonne sonore, se pensiamo ad esse come quelle, peraltro bellissime, di compositori arcinoti come Morricone o Williams, non è proprio esatto. I Popol Vuh facevano la loro musica, i loro concerti ed i loro dischi, Herzog e Fricke hanno scelto dei brani che sono stati inseriti in contesti filmici senza seguire logiche predefinite. Basti pensare che un tema che Fricke canta accompagnandosi al pianoforte ne ‘L’enigma di Kaspar Hauser’ si ritrova ristrumentato e con ben altro feeling in Fitzcarraldo. Penso che Herzog fosse più interessato all’ambiente sonoro creato da quelle musiche e che ci fosse anche un pizzico di sana follia. Le musiche che rileggeremo sono presenti in quattro film di Herzog, ‘Aguirre furore di Dio’, ‘Nosferatu’, ‘Fitzcarraldo’ e ‘Cobra Verde’a cui verranno aggiunti, come omaggi a Fricke, i brani ‘Vuh’ e ‘Spirit of Peace’.

AAJ: Come avete lavorato dal punto di vista strettamente strumentale?
G.R.: Come mi ha fatto sapere, all’inizio del lavoro, Johannes Fricke, figlio dello scomparso Florian, non esistono spartiti tranne ‘Spirit of Peace’ ho dovuto quindi trascrivere la musica prendendola dalle incisioni discografiche, un lavoro molto lungo ed anche difficile visto l’utilizzo di tastiere elettroniche e sintetizzatori. Successivamente ho arrangiato (non troppo) i brani adattandoli al nostro ensemble che prevede chitarre, fiati, tastiere e percussioni classiche con l’aggiunta di un piccolo coro (dodici elementi) a cui vengono affidate le parti musicali che Fricke realizz`0 con tastiere emulative (che imitano la voce umana).

AAJ: Quali elementi di attualità trova nella musica dei Popol Vuh?
G.R.: L’attualità di questa musica non sta certo nelle note (oggi si fa e si ascolta veramente di tutto!) tanto che la si può trovare anche in versione remix. Ciò che veramente ha ancora ragione di essere affermato attraverso la musica di Fricke è l’atteggiamento di sperimentazione che non deve mai venire meno e ancor più la necessità del comporre, di pensare la musica senza pregiudizi.

AAJ: Cosa vedremo/ascolteremo a Ferrara, all'interno del festival Aterforum?
G.R.: Quattordici brani di cui tredici sono collegati ad altrettanti video realizzati rimontando, in modo decontestualizzato, le immagini dei quattro film di Herzog che ho citato prima. Un lavoro all’inverso rispetto all’originale, semplificando potremmo dire un concerto con brani supportati da delle videoclips post litteram!

AAJ: Oltre a questo, quali sono i vostri prossimi progetti?
G.R.: Innanzitutto ci dovrebbe essere una replica del medesimo progetto ad ottobre per il Festival REC di Reggio Emilia. Nel frattempo riprenderemo la nostra attività più usuale, nellâ’ambito della musica contemporanea, con unâ’installazione per I Mercati Traianei di Roma con l’action painting di Gabriele Amadori. Per la prossima stagione siamo in via di definizione con La Monte Young per un progetto monografico da realizzarsi tra Bologna e Berlino. 

   (see: allaboutjazz )